venerdì 25 marzo 2011

Gentilini lo sceriffo di Treviso? Incompatibile e offensivo...Eppur si muove, dal basso!

Eppur si muove! Il variegato mondo cattolico, spesso accusato di immobilismo e di scarso senso critico, è sempre più spesso protagonista di azioni concrete e di forme di protesta singolari. Dal  basso. Non parlo qui dei vari don Ciotti, don Gallo o padre Alex Zanotelli, di più o meno noti e benemeriti personaggi che, con le loro parole e con il loro impegno, scuotono da sempre i cuori e le coscienze di credenti e non credenti, ma di "semplici" fedeli che proprio non ce la fanno più a tacere. L'ultima, in ordine di tempo, è la singolare azione di protesta portata avanti dai fedeli della parrocchia di Busa di Vigonza, piccolo centro alle porte di Padova : "Sciopero dell'obolo" da parte dei praticanti. Il motivo? L'indignazione dei fedeli contro la decisione del parroco di concedere la sala parrocchiale al prosindaco di Treviso Gentilini,il noto "sceriffo",che utilizzerà la sala  per presentare e pubblicizzare la sua autobiografia. Un gruppo di credenti non è riuscito proprio a mandar giù l'iniziativa ed è scattata la protesta. No a Gentilini, reo di utilizzare e praticare " parole e atti incompatibili con il messaggio evangelico e che recano grave offesa alla sensibilità di chi crede nell’eguaglianza tra gli uomini ." Il messaggio è chiarissimo e bello forte....Pare che lo sceriffo di Treviso non sia scomposto più di tanto e che abbia detto "Io ci sarò ,sono un cattolico praticante, mica un comunista"!

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