lunedì 14 marzo 2011

Nucleare? No, dalla parte dei più piccoli.

Quello che non vogliamo vedere, mai!
Povera Italia, poveri noi.....Ieri sera ho assistito in stato di trance alla recita della Gelmini da Fazio che, come una pessima attrice, declamava le verità sue e del governo sulla scuola. Poichè ci sono abituata, ho resistito fino all'ultimo stoicamente, ben sapendo a quello che andavo incontro. Di seguito, ho potuto apprezzare i servizi di Presa Diretta sullo stato reale dell'università italiana e, seppur con tanto sconforto e tanta rabbia, mi sono almeno riconciliata con la verità. Stamattina ho ascoltato come al solito le news e ovviamente, ho cominciato a riflettere sul disastro nucleare in Giappone. Mentre prendevo il caffè, guardavo le immagini terribili del disastro e mi chiedevo stancamente perchè in Italia, Paese del sole, dell'acqua e del vento, non si sia potuto mai fare veramente niente di serio con le energie alternative. Parlandone a scuola con i miei ragazzi dodicenni, uno mi ha detto:" Ma, professoressa, perchè non si impone per legge che tutte le nuove costruzioni siano verdi e dotate di pannelli solari"? E un altro:" Come è possibile che anche gli edifici pubblici nuovi o ristrutturati siano così brutti e vecchi e non si faccia niente per renderli belli e più ecologici"?Un fiume in piena....Li avrei baciati tutti. Proposte e domande semplici e di una ovvietà che sconcerta ! Non ho saputo rispondere in modo convincente perchè anche io non so darmi pace. Ci rimettiamo a parlare di nucleare in Italia? Si, e se non ci fosse stato il disastro in Giappone, la maggioranza degli italiani starebbe a dire che il nucleare è sicuro e che non c'è altra via per il progresso. Lo vadano a dire a quelli che vicino alle centrali ci vivono e, per quanto mi riguarda, si facciano la loro piccola, sicura centralina atomica, proprio sotto la loro villetta o villona, sicuramente attrezzata con giardino e altalene per figli e nipoti. Vediamo se allora saranno favorevoli o contrari.

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